Le indicazioni normative

L’Alternanza scuola-lavoro è stata introdotta come una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.

L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.

L’Alternanza scuola-lavoro introduce un nuovo format di apprendimento dinamico e attivo per le ragazze e i ragazzi dell’ultimo triennio della scuola superiore. A 16 anni sono maturi i tempi per mettere in pratica e misurare tutto ciò che si è imparato confrontandosi con il mondo esterno in un’azienda, in un museo, in un’associazione.

E’ tempo di imparare facendo, di realizzarsi, di prendersi piccole responsabilità e grandi soddisfazioni, di scoprire se stessi in contesti lavorativi dove ci si relaziona con persone più adulte e si prepara il domani, conoscendo meglio le proprie ambizioni e capendo sul serio come realizzarle.

L’Alternanza scuola-lavoro realizza la scuola aperta, apre alla vita a chi sta uscendo non solo dalla scuola, ma anche dall’adolescenza e propone a chi sta per concludere gli studi nella scuola superiore risposte a interrogativi sul dopo, molto spesso frequenti e a volte irrisolti.

(dal sito del MIUR)

Il nostro Istituto, in linea con le indicazioni della guida sull’alternanza e la considerazione che le attività di alternanza, in particolare per un liceo, devono strettamente configurarsi come percorsi di potenziamento delle competenze di cittadinanza, sin dal 2015 ha creato un gruppo di lavoro che, prendendo le mosse da una riflessione sul profilo in uscita dello studente del liceo ha costruito percorsi di competenze individuando possibili partners in musei, archivi, associazioni culturali.

Per via legislativa, le norme che regolano queste attività sono state modificate durante l'A.S. 2018/19, mutando denominazione, adeguando le finalità e rideterminando le quote orarie di impegno triennale. La riduzione del numero di ore minimo per i P.C.T.O. ci ha imposto di rivedere la progettazione sviluppata nel precedente triennio.