Incontro con la prof.ssa Maria Elena Delia

Il 1/12 dalle 15-17.30 il liceo Gioberti, per dare seguito al proposito di approfondire storia e ragioni della crisi di Gaza fatto proprio dal Collegio docenti, ha ospitato nella propria aula magna l’incontro con Maria Elena Delia, attivista e docente torinese referente nazionale della Global Sumud Flotilla. L’incontro è stato promosso e organizzato con docenti e studenti del liceo Gobetti di Torino.
Nelle oltre due ore dell’intervento la relatrice ha presentato la propria esperienza personale iniziata nel 2003 in Cisgiordania con l’International Solidarity Movement, e ha discusso sul significato politico della missione umanitaria organizzata - in tempi record e con un enorme seguito - tra giugno e agosto 2025, periodo segnato dall’apice della crisi umanitaria nell’area. La missione, ispirata dalle pratiche della nonviolenza, era volta a violare il blocco su Gaza per aprire un corridoio umanitario e a spingere i governi delle 45 imbarcazioni coinvolte a intervenire per sostenere le ragioni del diritto internazionale, più volte violato dal governo e dalle forze armate israeliane nei confronti della popolazione civile palestinese.
Un’ora è stata dedicata alla discussione tra la relatrice e i partecipanti di entrambi gli istituti, studenti e colleghi. Numerose sono state le domande provenienti dal folto numero di studenti e studentesse che hanno partecipato all’iniziativa: quesiti che hanno spaziato dal significato delle pratiche nonviolente e di disobbedienza civile, alle manifestazioni di settembre e ottobre a sostegno della Flotilla, alle dinamiche dell’opinione pubblica sul tema della politica mediorientale e più in generale del dis/impegno democratico in relazione al tempo presente.
I professori Manera (Gioberti) e Acotto (Gobetti), coordinatori dei lavori, hanno, infine, chiarito che l’incontro è il primo momento di un percorso comune che si prefigge di fornire a scuola strumenti di alfabetizzazione politica di cittadinanza attiva democratica a quanti intendano esercitare l’arte della riflessione e del confronto, andando oltre le retoriche polarizzanti amico/nemico, che sono la negazione dello spirito critico, e le sterili polemiche politico-ideologiche di basso cabotaggio, che caratterizzano ampia parte del dibattito pubblico dei nostri anni.

