Comunicato di solidarietà

I docenti e il personale ATA del Liceo classico linguistico statale Vincenzo Gioberti di Torino, riunitisi in assemblea sindacale il giorno 28 febbraio 2023, chiedono che la libertà di espressione e di insegnamento, sancita dalla Costituzione del nostro Stato, sia garantita e promossa dalle autorità preposte: Dirigenti scolastici, USR, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Presidenza del Consiglio. La Repubblica italiana, al servizio della quale siamo impegnati nella formazione delle giovani generazioni, è nata dalla Resistenza antifascista e dalla Liberazione dal nazifascismo, momento storico i cui valori noi docenti, a prescindere dalle materie insegnate, sentiamo il dovere di far conoscere e trasmettere ad allieve e allievi, nella programmazione curricolare e con approfondimenti in occasione di date fondamentali del calendario civile. Esprimono solidarietà e vicinanza agli studenti del Liceo Michelangiolo di Firenze aggrediti e picchiati da appartenenti all’organizzazione giovanile Azione studentesca (vicina a Fratelli d’Italia) e alla Dirigente scolastica prof.ssa Annalisa Savino del Liceo Leonardo da Vinci, intimidita per il contenuto della sua lettera alle studentesse e agli studenti del liceo che dirige. La lettera, condivisibile e in linea con i valori della Costituzione, è stata invece ritenuta inopportuna dallo stesso Ministro dell'Istruzione e del Merito, che non risulta essersi espresso invece sui casi di violenza che hanno coinvolto studenti. Fanno proprie le parole della prof.ssa Annalisa Savino, secondo le quali “il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate di migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti.” L’indifferenza e la disaffezione verso l'impegno civile figurano tra gli elementi che hanno reso possibile l'affermazione dello squadrismo e l'uso sistematico della violenza legalizzata, volta a colpire ogni forma di pluralismo nel quadro della crisi post-bellica in un clima di reticenze, benevolenze, appoggi economici, immobilismo e consenso delle classi dirigenti dell'epoca. L'attuale crisi delle democrazie rappresentative è segnata da un clima di sfiducia nelle istituzioni e da alti tassi da astensionismo giovanile, correlati alla tendenza alla radicalizzazione antidemocratica: in questo clima è proprio l'indifferenza, capace di divenire complicità nei confronti della repressione della libertà di opinione, che cerchiamo di prevenire attraverso l’insegnamento delle discipline e dell'Educazione civica. Un insegnamento che intendiamo essere volto alla formazione di cittadine e cittadini critici, attivi e consapevoli, aperti al dialogo con tutte le culture presenti nella nostra Europa e nel resto del mondo.